Umami?

E si, ci mancava l’UmamiDolce, amaro, acido, salato.
Quattro gusti non bastavano, e ci hanno pensato i giapponesi a definire un quinto gusto.

Umami, alla lettera, corrisponde al concetto di “saporito”. Per i giapponesi corrisponde al glutammato di sodio.

A me rimane difficile pensare associare il glutammato al concetto di “saporito”.
Per me, amante della cucina, è “saporito” quello che deriva da una materia prima di qualità e da una preparazione altrettanto rispettosa di tale qualità.

Associare il concetto di saporito ad una cosa da aggiungere mi è sempre rimasto difficile. Non a caso nella mia cucina non è mai entrato un insaporitore per arrosti o altra polverella magica destinata ad illuderti di poter camuffare la scarsa materia prima che stai usando o le tue discutibili doti culinarie.

La patata è buona con il rosmarino. L’arrosto, abbinalo ad una riduzione di buon vino rosso. Il pesce, se buono, anche senza niente.
Erbette, tutte quelle che vuoi.

Ok, Umami= saporito, ma il glutammato vi prego no. Non ce la faccio.

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Maurizio Gabriele

Maurizio Gabriele

Fondamentalmente un curioso. Programmatore e sistemista pentito, decide di virare in modo netto verso il mondo della comunicazione, caratterizzato da progetti decisamente più stimolanti. Attratto dalla cucina sia come forma di espressione che di nutrimento e, inevitabilmente, dal vino. Sommelier dal 2018. In giurie internazionali dal 2020. Writer per passione. Entusiasta per scelta di vita.
Gourmet Lucano…

E’ possibile coniugare tradizione e innovazione? Esiste una cucina gourmet lucana?

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