Lezione di Agronomia al corso AIS
Seconda lezione del corso AIS. Stavolta ci sarà Irene Bececco delegata AIS di Montefalco e grande esperta di Sagrantino, la quale avrà il compito di guidarci nei meandri dell’agronomia.
Ci riesce. Due ore e mezzo delle quali centellinare ogni singolo argomento. Scopro anche che il traminer è da considerare un vino “di confine”, e il nome Traminer forse deriva dalla parola ‘terminus’, ossia limite, confine (leggi questo interessante articolo su Storiedelvino.it).
E poi si passa alla viticoltura. Preferisco il cubo di rubik. Tra sperone, piede franco, femminella e via dicendo, ho già cambiato la mia percezione rispetto alla figura del vignaiolo: non è un agricoltore, ma un incrocio tra Einstein e Supermen.
“Tanta roba”, veramente tanta roba tra tecniche, altezze, terreni, esposizione solare, vento, momenti di vendemmia e parassiti. Il vino è il risultato di un percorso complesso…. E ci siamo solo fermati al grappolo!
Affascinante la storia delle muffe nobili: lo sapevate che la pianta si difende dalla muffa sprigionando sostanze aromatiche? Ecco perché il muffato è così buono….
E poi, lo sapevate che l’icewine viene spremuto ancora congelato? Ecco perché costa così tanto. Ma pare sia meraviglioso, e sarà necessario provarlo.
Due ore e mezzo di grande cultura. Poi tre vini in degustazione. Vini per i quali, con profonda tristezza ancora non riesco a percepire quello che in molti sentono (o dicono di sentire…). Biancospino, tabacco, melone bianco etc. etc. tutte cose che il mio cervello ha immaginato di sentire ma che il mio naso non ha proprio rilevato.
A questo punto le ipotesi sono due: o il mio naso è guasto, oppure …… oppure siamo solo alla seconda lezione e devo avere pazienza.