Qualunque cosa mi circonda è per me fonte di ispirazione e di idee, a volte malsane, a volte poco percorribili, qualche volta sorprendenti. Materie e fornelli hanno su di me un fascino indiscutibile e da una semplice insalata ad un semplice spaghetto, il mio processo mentale è sempre lo stesso: la materia, il piatto, la cottura, il disegno, il sorriso – speriamo – di chi poi quel momento di follia se lo deve mangiare.
E il vino? E’ sempre stata parte integrante di ogni mia performance gastronomica, ma sempre in modo un po’ anonimo. Merita di più, ed è una sensazione che provavo da tempo.
Come per tutte le cose che non capisco, la curiosità prende sempre il sopravvento. Ho iniziato timidamente con un corso di degustazione, poi affiancato Umberto Gambino nell’avventura di Wining.it, poi frequentato writers, bloggers e sommelier alternarsi parlando un linguaggio a me sconosciuto. Una sofferenza.
Sapori, profumi e sensazioni che sapevo riconoscere, ma che non sapevo classificare, indirizzare, raccontare. Era inevitabile, che dopo un “girarci attorno” di svariati anni io iniziassi un percorso serio.
Parte il mio corso AIS, e sono pronto a studiare, capire, aprire la mente, mettere a disposizione tutti i miei sensi e partire per un nuovo percorso. Ecco, forse è la voglia di raccontare e condividere all’origine di bordolese.it