Il Riccio è il sole del mare,
centrifugo e arancione
pieno di spine come lame,
fatto di ovuli e di iodio.
Il Riccio è come il mondo,
rotondo, fragile, nascosto,
umido, segreto e ostile.
Il Riccio è come l’amore.
Mai fatto un aperitivo in Salento?
Non pensiate di vedervi arrivare Crodino e noccioline.
L’ultima volta che mi hanno portato a prendere un aperitivo è arrivato un vassoio piano di ricci.
Io con i ricci ho un rapporto curioso. Mi vennero letteralmente a noia dopo una spaghettata in Croazia, con tanti di quei ricci che mi hanno fatto stare alla larga per anni da questa prelibatezza.
Ma a parte questi fugaci ricordi, mi piace trovare un libro sul riccio di mare, così come mi piace scoprire le citazioni del riccio. Da quella di Neruda che apre questo articolo a quella di uno dei personaggi di Tomasi di Lampedusa in occasione di un cena siciliana dice “Che sapore, che aspetto divino! E’ il ricordo più bello dei miei ultimi cinquant’anni”…
L’elogio del riccio di mare. Un elogio più che meritato