Confesso, le mie conoscenze dei giochi da tavolo sono limitate.
Ho memoria di innocenti giri di infanzia al Gioco dell’Oca, per passare poi in età adolescenziale (e anche qualcosa in più) violenti scontri giovanili a Risiko per la conquista, ovviamente sempre con azioni ed alleanze a dir poco scorrette, della Kamchatka. Ma anche litigate furibonde a Monòpoli, quando pensavi di aver “fatto fuori” uno dei giocatori per poi scoprire che invece aveva nascosto le sue riserve di denaro sotto al cartellone.
Però, evidentemente, c’era dell’altro.
Di tutto mi sarei potuto aspettare ma non di un gioco da tavolo sul vino.
Ci voleva l’estro e la creatività del mio amico-partner Andrea Palotto, il quale oltre ad avermi più volte dimostrato di avere talento come autore e regista teatrale, dimostra in questo caso di avere un “guizzo” niente male anche per quanto riguarda l’area enologica…
Un trivial sul vino?
Bellissimo regalo. Momenti di grande gioia.
Anzi no.
Perché mio figlio Federico non perde l’occasione, sempre a bruciapelo, di mettermi seduto e di farmi il terzo grado usando una delle schede del trivial come se fosse la sua lama preferita da affondare su una ferita già abbondantemente aperta.
“l’uomo di Neanderthal beveva vino? Vero o falso?”
Vabbè facile. Difficile pensare a un Sangiovese abbinato a un cosciotto di Mammuth…
“Esiste una tenuta vinicola che si chiama l’Astemia Pentita?”
Boh, pare di si, in Piemonte
“Qual’è il consumo annuo pro capite di vino in Venezuela? 5 lt., 15 lt o 80 lt.?”
Bah, che io sappia sono “campioni del mondo” in quanto bevitori di birra….
“Perché una bottiglia di Château Mouton Rothshild del 1993 fu interdetta alla vendita in USA?”
Ma dai, ma che c…o vuoi che ne sappia del 1993 e di Mouton Rothshild…
Ho capito, ad ogni seduta la mia eno-autostima decade miseramente.
Forse perché Federico sceglie le domande più difficili?
Comunque, grazie Andrea per questo meraviglioso gioiello.
Sappi che il tuo impatto sugli equilibri familiari è stato a di poco devastante 🙂
Ah, giusto, non vi posso lasciare a bocca asciutta…
la bottiglia di Château Mouton Rothshild del 1993 fu ritirata dal commercio in quanto l’etichetta di Balthus fu giudicata troppo erotica.