“Mettere in un sacchetto e cuocere a 68° per 26 ore”

Sfoglio un giornale, di quelli “specializzati” preso ad una degustazione come campione omaggio, e tra i vari articoli scorgo una ricetta la qual, dopo aver elencato uan serie di ingredienti, cita testualmente “…quindi mettere in un sacchetto e cuocere a 68° per 26 ore”. Ora, va bene la pazienza, il valore delle cotture sottovuoto, la mancanza di perdita dipeso di tali cotture, la conservazione di succhi e aromi, ma mi piacerebbe vorrei vedere la faccia di mia madre nel momento in cui le dico “Sai mamma, adesso mettiamo tutto in un sacchetto e cuociamo per 26 ore”.

Marchigiana di origine, al’insegna dei “sughetti leggeri”, figuriamoci lo shock che potrei crearle. Sicuramente stupore e incredulità di fronte al fatto che qualcuno possa cuocere un pezzo di carne per 26 ore.

Avevo quasi la tentazione di comperarmi un roner. Per ora mi è passata. Non vorrei diventare esagerato….:)

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Maurizio Gabriele

Maurizio Gabriele

Fondamentalmente un curioso. Programmatore e sistemista pentito, decide di virare in modo netto verso il mondo della comunicazione, caratterizzato da progetti decisamente più stimolanti. Attratto dalla cucina sia come forma di espressione che di nutrimento e, inevitabilmente, dal vino. Sommelier dal 2018. In giurie internazionali dal 2020. Writer per passione. Entusiasta per scelta di vita.
Gourmet Lucano…

E’ possibile coniugare tradizione e innovazione? Esiste una cucina gourmet lucana?

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