Le “Degustazioni Condivise” – il vino Pre-British

Com’era il Marsala prima che diventasse il Marsala che oggi conosciamo?
Com’era il colore, il sapore e il carattere di questo vino prima che gli inglesi aggiungessero la “fortificazione“?

Un vino che incuriosisce. Incuriosisce a partire dal suo colore aranciato. Incuriosisce per il suo carattere e per le mille idee che ti vengono nel momento in cui lo inizi a pensare abbinato a qualche pietanza.

Siamo di nuovo qui, con Leonardo Romanelli critico eno-gastronomico e persona che mi onoro di aver avuto ospite in quanto visto più volte in diverse trasmissioni televisive. C’è anche Gianni Ugolini, amico con il quale ho condiviso alcune iniziative solidali: una persona estroversa che ho avuto modo di conoscere si come grandissimo fotografo che come ristoratore di eccellenza. A completare il nostro “team” l’infinito sapere enologico di Maurizio Valeriani di Vinodabere.it e Alessandra Giovenchi mia compagna di corso AIS e di incursioni cantiniere, ma soprattutto una adoratrice di Francesco Intorcia (mi sono sempre chiesto, ma solo dei suoi vini?)

Con un vino così la conversazione si innesca facilmente.

Si spazia dalle storie del Marsala alle problematiche dei disciplinari che non permettono di scrivere in etichetta quello che effettivamente abbiamo in bottiglia (il Grillo). Emerge l’infinita conoscenza di Leonardo e Maurizio ma le curiosità vengono confermate ma nello spaziare continuo tra vino e cibo Gianni Ugolini entra a supporto della conversazione con le sue idee di “Anatra alla Pechinese“. Peccato che in questo momento storico i ristoranti sono chiusi altrimenti a fine degustazione saremmo sicuramente tutti saltati in auto per andare al “Fulìn” di Gianni.

E’ ora di pranzo. Leonardo ventila l’ipotesi di una cacio e pepe per mettere alla prova questo vino “Pre-British”.
Io opto per una gricia.
Grazie a tutti, ma la prossima volta, per favore,  ricordatevi che all’ora di pranzo parlare di cacio e pepe distrae…

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Maurizio Gabriele

Maurizio Gabriele

Fondamentalmente un curioso. Programmatore e sistemista pentito, decide di virare in modo netto verso il mondo della comunicazione, caratterizzato da progetti decisamente più stimolanti. Attratto dalla cucina sia come forma di espressione che di nutrimento e, inevitabilmente, dal vino. Sommelier dal 2018. In giurie internazionali dal 2020. Writer per passione. Entusiasta per scelta di vita.

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