Sicilia, si pensa al mare. E invece no, si deve pensare alla montagna, o meglio a “a Muntagna”, il Vulcano, l’Etna.
Oggi condividiamo un grande bianco. Un bianco che potremmo definire “di montagna” visto che nasce a 950 metri di altezza.
E’ uno dei vini di contrada di Benanti: il carricante di “Contrada Cavaliere“.
Strano posto l’Etna. Per chi è amante del vino è una sorta di piccola “Disneyland“, un luogo nel quale perdersi tra un fico d’india a bassa quota e un maglioncino quando si sale. Un luogo che ti porta a pensare al mare, ma che scopri essere meta sciistica per gli amici del posto. Una cosa però è certa: da queste parti, da questi territori, escono fuori dei grandi vini.
Mineralità. Sapidità. Longevità. Queste sono le tre parole che mi vengono in mente quando devo associare dei termini al carricante.
Contrada Cavaliere ne è una meravigliosa espressione. Lo si potrebbe considerare fratello minore del più famoso e blasonato “Pietramarina“, ma io farò attenzione a tenerne una bottiglia in cantina, anzi due (e forse più) per andarlo a riscoprire tra qualche anno.
Antonio Benanti ci ha raccontato molto di questo vino, ma probabilmente è stato travolto da un vero approccio “a ruota libera” tenuto da questo esplosivo “team” di degustatori.
A parte il mio sempre più compagno di giochi Maurizio Valeriani di vinodabere.it che per nulla al mondo si sarebbe perso questo incontro, questa volta abbiamo invitato Alessandro Antinelli, giornalista di Rai Sport in fase di astinenza da calcio (e per questo lo abbiano adescato con del buon vino) , Gianni Ugolini entusiasta di questo carricante tanto da svelarci vita morte e miracoli dell’anatra provenzal-pechinese preparata nel suo Fulìn di Firenze, ma soprattutto abbiamo avuto l’onore di iniziare a bere al grido di “al mio segnale scatenate l’inferno” di Luca Ward, doppiatore ma soprattutto attore fino a poco fa in scena con Full Monty al Teatro Sistina.
Luca, lo so, questo grido da Gladiatore ti perseguita da anni, ma a noi continua a piacere.
Grazie, mi sono divertito.
P.S. Segue spigola e scampi al forno quale giusto finale per un vino come Contrada Cavaliere…