Aleatico, tanto Aleatico. Ma non l’aleatico di Gradoli dolce che conosciamo.
Siamo sul lago di Bolsena, e Andrea Occhipinti è un vignaiolo che l’aleatico lo conosce bene. Lo ha studiato fin dai tempi dell’università e, vuoi per il suo background universitario, vuoi per il territorio in cui lavora, Andrea è uno che ha deciso di non fermarsi alal tradizione bensì di provare a vinificarlo in secco.
Girare per le sue vigne ti fa venire voglia di pic-nic 🙂 .
Silenzio assoluto, sole che picchia, colline che digradano verso il lago, che con la sua isola bisentina al centro contribuisce in modo imponente alla scenografia del posto.
Andrea è un tipo tranquillo. Uno di quelli che ti mette a tuo agio. Uno di quelli che quando vede una telecamera inizia a sperare che nessuno l’accenda. Ma anche una persona che riesce a lasciarsi andare con i suoi racconti, che spaziano dall’amore per la sua vigna, all’Aleatico vissuto e pensato in mille modi diversi, ai suoi progetti futuri (che sono tanti).
Andrea Occhipinti è un vignaiolo naturale. Naturale per ferrea convinzione, e si sente dal suo vino.
Le sue etichette sono essenziali come essenziale (e “essenziale” per me è un aggettivo importante) e diretto è il suo vino.
Ho bevuto altri “vini naturali”, ma non sempre ho avuto una bella sensazione.
Questo di Andrea mi sorprende. Mi sorprende per semplicità e immediatezza: ci sento l’uva (sommelier per favore fate finta di non aver sentito una valutazione così grossolana…) e un lavoro di cantina semplice ma fatto bene.
Su un’etichetta si legge “Alea viva” . “Alea viva” era la frase che pronunciavano gli antichi rimani quando lanciavano i dadi…..
“Alea viva” è oggi un aleatico in purezza, vinificato secco.
Assaggiamo tutto, anche il suo “Fermento” e il “Rosso Arcaico“, 50%Aleatico e 50% Grechetto rosso affinato in anfora.
I vini di Andrea occhipinti hanno indubbiamente un loro carattere e segno distintivo.
Un bel modo di avvicinarsi al mondo dei vini naturali.
E che dire, per chiudere questo racconto se non che la nostra giornata è finita davanti ad un piatto di “coregone” (pesce di lago per chi non lo sapesse) e che l’Alea Rosa ha magnificamente accompagnato il nostro pranzo? Se i rosati vi incuriosiscono, vi consiglio di provarlo….