La lunga storia di Feudo Disisa

Una storia che parte da molto lontano. Feudo Disisa è un dono di Re Guglielmo all’Arcivescovo di Monreale i cui proventi erano destinati alla costruzione del Duomo di Monreale. “Disisa” deriva dalla parola araba “Aziz”, che significa “la splendida”: una definizione che identifica inequivocabilmente la bellezza della Conca d’Oro.

Il colpo d’occhio dalla terrazza di questa Masseria è imponente. 400 ettari di cui 150 vitati sono i numeri di questa grande Azienda della Sicilia Occidentale. E’ la prima azienda registrata a piantare una vigna di Chardonnay in Sicilia. Nel 1998, nasce il brand “Feudo Disisa” e nel 2004 viene inaugurata la nuova cantina.

Feudo Disisa è dal 1867 legato alla famiglia Di Lorenzo.

Siamo in un territorio collinare, ventoso e caratterizzato da forti escursioni termiche che conferiscono ai vini freschezza e acidità. Un territorio molto esteso che impone un approccio diversificato per microzone diverse e che ha permesso all’Azienda di riservata grande attenzione ai vitigni autoctoni – in particolar modo a Catarratto e Perricone – così come ad affiancare l’allevamento di vitigni internazionali.

Mario di Lorenzo racconta nel video la su Azienda e i progetti futuri, ma ho il piacere di soffermarmi su due assaggi per me molto significativi. “Lu Bancu”, un Catarratto in purezza di grande carattere, dinamico, diverso dal solito, intrigante pensandolo agli abbinamenti possibili (e impossibili 😊). E poi il “GranMassenti”, con un sorso pieno e persistente, tanto da far capire l’attenzione che viene riservata da Disisa a questo vitigno.

Ancora una volta una Sicilia sorprendente. Una Sicilia senza mare, ma con tante altre sorprese che ti aspettano dietro l’angolo. Sicuramente una Sicilia che richiede più tempo, quello che mi riservo di avere alla prossima visita 😊

www.feudodisisa.com

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Maurizio Gabriele

Maurizio Gabriele

Fondamentalmente un curioso. Programmatore e sistemista pentito, decide di virare in modo netto verso il mondo della comunicazione, caratterizzato da progetti decisamente più stimolanti. Attratto dalla cucina sia come forma di espressione che di nutrimento e, inevitabilmente, dal vino. Sommelier dal 2018. In giurie internazionali dal 2020. Writer per passione. Entusiasta per scelta di vita.

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