“…perché io amo Roma”. Basta questa affermazione per descrivere con poche parole la filosofia dello Chef Koji Nakai e della cucina del suo ristorante “Nakai” a Roma.
Non pensavo, a due passi dal Vaticano di poter trovare una così interessante fusione tra cucina giapponese e cucina romana. E’ una esperienza bella, da ripetere, quella fatta di una alternanza tra “Open Your Mind” (strepitosa polpetta ripiena di ragu di polpo, crema di latte di cocco e top di Aonori e Kastuobushi) e un fiore di zucca in tempura con ripieno di cacio e pepe, passando per una ceviche e, perché no, per una carbonara “Japanese Style” con uova di merluzzo e guanciale croccante. Sulla carta una eresia per un romano, ma una delizia di cui approfittare fin dalla prima forchettata.
La romanità di Koji si sente, e mi sento di dire che riesce a comunicare in modo egregio nei suoi piatti sia il suo amore per Roma che il rispetto per materia prima e tradizioni. Avventurarsi in una carbonara con uova di pesce non è un compito facile, ma mi pare di capire che a Koji le cose facili non piacciano…
Idee chiare che ritroviamo nei piatti. Idee chiare anche per quanto riguarda gli abbinamenti con il vino. Nakai propone una carta dei vini più che interessante. Che si tratti di vino o di Sake, Koji ama parlare di “sapore completo” per rappresentare al meglio il desiderio di ottenere il perfetto connubio, in bocca tra cibo e vino.
Non il solito giapponese. Tutt’altro.
Una esperienza da fare. Una proposta che fonda le sue radici sulle tecniche di cucina giapponesi, sulla conoscenza profonda del pesce, sulla impeccabile estetica di ogni piatto che esce dalla cucina, sulla curiosità nell’integrare materie prime italiane e sulla grande vena creativa di Koji.
Una gran bella sorpresa.
www.nakairoma.com