Il costo al ristorante. Eccesso di ricarico?

Per carità, sono imprenditore e conosco perfettamente quali sono i costi aziendali, soprattutto quelli nascosti.

Conosco quali sono i rischi del fare impresa.
Vivo anche in una città come Roma, città nella quale purtroppo non è raro vedere il turista spennato per un prodotto scadente ed economico.

Dico però che se vedo nella tua carta un Syrah di Casale del Giglio a 36 euro, puoi stare anche sulla scalinata di Trinità dei Monti, ma invece di scrivere il nome del vino e il prezzo, puoi tranquillamente sostituire quella riga della tua carta di menu con il testo “Non bere“.

Al prezzo del mio supermercato 400% di ricarico. Al prezzo di fornitura potremmo arrivare a 800?

Ci sarà un limite?
Ma vista la nostra immensa cultura e produzione, non sarebbe meglio “favorire il bere” in un modo diverso?

Facebook
Telegram
Pinterest
WhatsApp
Email
Maurizio Gabriele

Maurizio Gabriele

Fondamentalmente un curioso. Programmatore e sistemista pentito, decide di virare in modo netto verso il mondo della comunicazione, caratterizzato da progetti decisamente più stimolanti. Attratto dalla cucina sia come forma di espressione che di nutrimento e, inevitabilmente, dal vino. Sommelier dal 2018. In giurie internazionali dal 2020. Writer per passione. Entusiasta per scelta di vita.

Sogni di Toscana

Lo scorso 25 settembre, Roberta Perna Comunicazione Enogastronomica, agenzia attiva da oltre 15 anni nel mondo

Leggi anche...