I Migliori Vini italiani

Eur, palazzo delle Fontane. Ci vado venerdì, ma no ho da fare. Tanto c’è anche sabato. Sabato: no, la giornata si è ingarbugliata. Vabbè, tanto c’è domenica.

Porca miseria, ma domenica pomeriggio Federico è a teatro. Vabbè tanto alle 18 massimo siamo fuori e in 10 minuti siamo all’eur. Macchè, alle 19 passate ancora eravamo in teatro.

Che si fa si va o non si va? Una cosa è certa, mai rimandare. Mai dare uno spazio “di riserva” ad un evento enologico. Mai dare per scontato che ce la farai.
Però non voglio mancare e mi imbarco “figlio al seguito” verso l’EUR. Nonostante fossi oltre la zona Cesarini, le ragazze dell’accoglienza mossa a compassione mi fanno entrare.

Nonostante l’orario vedo veramente tanta gente. Urge un piano d’attacco e mi distacco per pensare ma… ma questo è gioco scorretto. A due passi da me c’è lo stand di Donna Fugata, e quindi saltano i piani. Contro ogni regola di “sequenza” addento (si, addento, tanto è buono) un Ben Ryè, la mia passione. Poi vado sul nero d’Avola sempre di Donna Fugata (interessante).

Passo quindi ad un Mater Matuta di Casale del Giglio, fosse altro per il fatto che mi sembrava fino a quel momento di essere l’unico a non averlo ancora bevuto: buono, ma l’aspettativa era tanta e forse per questo mi aspettavo qualcosa di più. Faccio quindi onore allo stand del Frascati degustando sotto sapiente guida di un esperto e simpatico sommelier (ah, perchè non gli ho chiesto il nome?) i seguenti tre Frascati

  • Frascati Superiore, Epos Riserva di Poggio Le Volpi
  • Frascati Superiore Gabriele Magno
  • Frascati Superiore “Sesto 21” di Casata Mergè

“Mi muovo” nelle Malvasie locali trovando profumi diversi. Tre vini diversi. Tutti piacevoli.
Però faccio anche una riflessione. Indubbiamente è tardi; tutti gli stand sono presidiati e operativi mentre allo stand del Consorzio Frascati c’è solo il sommelier, e tutti i vini nella stessa boule.

Alla faccia dell’identità, di chi ha lavorato su un nome, un’etichetta, una storia. Frascati – in termini di comunicazione – rimane ancora per me un grande mistero.

Onore agli organizzatori.
La prossima volta verrò prima. Prometto.

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Maurizio Gabriele

Maurizio Gabriele

Fondamentalmente un curioso. Programmatore e sistemista pentito, decide di virare in modo netto verso il mondo della comunicazione, caratterizzato da progetti decisamente più stimolanti. Attratto dalla cucina sia come forma di espressione che di nutrimento e, inevitabilmente, dal vino. Sommelier dal 2018. In giurie internazionali dal 2020. Writer per passione. Entusiasta per scelta di vita.

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