Tiziana, Clemente e Giacomo Funaro hanno iniziato con piccoli numeri. Oggi il progetto continua sugli 85 ettari dislocati tra Santa Ninfa e Salemi in provincia di Trapani con un team affiatato. Il criterio usato in azienda è quello di avere piccoli appezzamenti di terreno sui quali lavorare per valorizzare il terroir e le singole varietà di vino. Dal Metodo Classico al Passito allo Chardonnay, valorizzando i singoli vitigni in purezza. Tutti vini biologici le cui uve provendono esclusivamente dall’Azienda Agricola Funaro.
L’azienda è piccola ma all’avanguardia. Da menzionare il rispetto dell’ecosostenibilità anche in cantina, luogo nella quale per mezzo di un processo di “Fitodepurazione Attiva” tutte le acque reflue prodotte durante i processi produttivi vengono depurate naturalmente (con un sistema integrato di roccia vulcanica filtrante e canne palustri micorrizate), e possono essere riutilizzate per l’irrigazione delle colture agricole.
Giacomo si presenta con molta umiltà come “piccola azienda agricola“, ma a me piccola non sembra.
Le terre, il team, l’attenzione per il territorio e per l’ambiente e le grandi varietà prodotte mi suggeriscono tutt’altro.
Piccoli nel modo di presentarsi, ma di tutto rispetto nella sostanza. E interessanti, molto interessanti nel vino 🙂
Grazie Giacomo, mi sono dimenticato di chiederti quale è l’origine del nome dei tuoi vini “gatto nero” e “gatto bianco“… ma verrò sul posto per farmelo spiegare…