Fruttato?

Due cose mi fanno venire le bolle, e non per allergia.
Una è il “risotto alla crema di scampi“, perfetto esempio – a mio modesto parere – di come non usare gli scampi e di come non mangiare un piatto di pesce. Il secondo è quando, chiedendo a qualcuno ” …come lo trovi questo vino?”, la risposta è Fruttato.

Fruttato?
Ma mela o pera? Ananas o mango? Prugna o fragola? Fresca o matura? Sotto spirito o magari in confettura?
E fichi, noci e datteri li consideriamo come insalate?

No vabbè, l’uva è un frutto e vorrei vedere che non ci sentissi la frutta, nel tuo vino…
Se non vuoi o non sai capire cosa c’è nel tuo bicchiere, trovo più giusto e dignitoso (e forse più coinvolgente) esprimere un giudizio con aggettivi più naturali. Cosa ti comunica quel vino? Che sensazione ti trasmette? Ti fa venire voglia di una pietanza in particolare? Ti ricorda qualcosa?

Fammi un favore, vivi il tuo vino fino in fondo, liberamente.
Non pensare agli altri. Goditelo.
Fermati un attimo e poi, se hai voglia di dire qualcosa, usa parole tue.
Sarà per te più divertente 🙂

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Maurizio Gabriele

Maurizio Gabriele

Fondamentalmente un curioso. Programmatore e sistemista pentito, decide di virare in modo netto verso il mondo della comunicazione, caratterizzato da progetti decisamente più stimolanti. Attratto dalla cucina sia come forma di espressione che di nutrimento e, inevitabilmente, dal vino. Sommelier dal 2018. In giurie internazionali dal 2020. Writer per passione. Entusiasta per scelta di vita.

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