Finalmente Sardegna!

Per i non addetti ai lavori quando si parla di Sardegna si parla esclusivamente di Cannonau e Vermentino, e devo dire che anche tra qualcuno degli addetti ai lavori, certe denominazioni non sono del tutto conosciute. Non credo di sbagliare quando dico che una manifestazione come quella organizzata da Vinodabere.it è stata una occasione unica per fare nuove scoperte ed entrare in contatto con produttori e vini che meritano di essere conosciuti meglio sia da parte degli operatori del settore che dal mondo dei wine lovers.

Fortunatamente, per quanto mi riguarda, poter partecipare oramai da qualche anno alle degustazioni per la Guida ai migliori vini della Sardegna di Vinodabere.it mi ha permesso di entrare in contatto con questi vini, ma soprattutto di capire che il livello qualitativo – e ci tengo a precisare che parlo di un livello medio e non di poche eccezioni – è decisamente alto.

Parlando tra amici, mi è capitato di sorprendere i miei commensali facendo scoprire che con un Cannonau nel calice si può parlare di eleganza piuttosto che di potenza. E’ stato piacevole, mettendo a tavola un Bovale, o se preferiscono gli amici sardi un Muristellu, e rendermi conto di aver versato un vino capace di mettere tutti d’accordo, così come osservare gli sguardi stupiti degli amici proponendo una  Vernaccia di Oristano insieme a un formaggio erborinato.

Parlando di vino, e di Sardegna, direi che “dove vai vai, caschi bene”.
Almeno questa è la sensazione che oggi mi sento di trasmettere a chi mi sta leggendo.

40 Aziende e 170 vini sui banchi per rappresentare una regione; questo il merito degli amici di Vinodabere.it.
Maurizio Valeriani, Daniele Moroni e Paolo Valentini i tre artefici di questa iniziativa, iniziata con tre masterclass su Sulcis, Mandrolisai e Mamoiada guidate da Maurizio Valeriani, Antonio Paolini e Dario Cappelloni e proseguita, nel pomeriggio di sabato e di domenica con l’apertura dei banchi di assaggio.

Bravi. Arrivederci al prossimo anno 😊

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Maurizio Gabriele

Maurizio Gabriele

Fondamentalmente un curioso. Programmatore e sistemista pentito, decide di virare in modo netto verso il mondo della comunicazione, caratterizzato da progetti decisamente più stimolanti. Attratto dalla cucina sia come forma di espressione che di nutrimento e, inevitabilmente, dal vino. Sommelier dal 2018. In giurie internazionali dal 2020. Writer per passione. Entusiasta per scelta di vita.

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