Condividere un Brunello con tuo figlio? Non ha prezzo…

Se c’è una cosa che mi piace molto è condividere un pranzetto con mio figlio dopo averlo ”recuperato” da scuola.
Federico è appena diciottenne, ma ha già iniziato il suo percorso nel mondo del vino sia con un corso Wset 2 che partecipando ad alcune degustazioni insieme agli amici di Vinodabere.it.

Condividere con lui un pranzo è oramai una occasione ghiotta per “provare qualcosa”, e oggi ho pronta per essere stappata una bottiglia di Brunello di Montalcino 2015 di Carpineto, e la cosa migliore che potevamo fare era quella di sederci a Testaccio e farci accompagnare da un pranzetto dei miei amici di Conciabocca.

Ma visto che avevamo un bel vino da condividere, ho esteso l’invito ai miei amici Andrea e Stefano, i quali si sono (ma và…) lasciati coinvolgere dall’iniziativa…

Oramai abbiamo perso l’abitudine dell’abbuffata all’ora di pranzo, per cui ci affidiamo a Giulio Burtone, lo chef, per il giusto accostamento. Un piccolo assaggio di carbonara, una pancia di maiale di razza mangalitza da allevamento brado dei Monti Volsini con crema di zucca (wow!) e un tagliere di formaggi, ecco come abbiamo fatto onore alla nostra bottiglia…

Ovviamente abbiamo aperto e provato il vino prima di mangiare.
Da un Brunello di Montalcino 2015, annata calda e asciutta, confesso che avevano belle aspettative.

Un bel rosso rubino (anche qualcosa in più che rubino…) nel calice, un naso inconfondibile con ciliegia dominante e un vino che non delude le aspettative, con la giusta struttura e l’eleganza che ci aspettavamo di ritrovare nel bicchiere.

Ci accompagna egregiamente in tutto il pranzo, anche nel “rischioso” assaggio di carbonara al quale non abbiamo saputo dire di no. Torniamo infatti più volte a mettere naso e bocca nel bicchiere, trovando anche quella garbata nota speziata che conferisce al vino ulteriore appeal.

Bello fare un break come questo. Infrasettimanale, non per lavoro ma per piacere. Un lusso vero. Ancora più di lusso se coccolati da un Brunello come quello di Carpineto.

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Maurizio Gabriele

Maurizio Gabriele

Fondamentalmente un curioso. Programmatore e sistemista pentito, decide di virare in modo netto verso il mondo della comunicazione, caratterizzato da progetti decisamente più stimolanti. Attratto dalla cucina sia come forma di espressione che di nutrimento e, inevitabilmente, dal vino. Sommelier dal 2018. In giurie internazionali dal 2020. Writer per passione. Entusiasta per scelta di vita.

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