Piombo a sorpresa in quel di Marsala, sulla collinetta dalla quale spicca Cantina Fina. Non ho programmato questa visita, e non ho grandi aspettative. Poi però trovo Federica e, alla velocità della luce, vengo travolto dalla disponibilità, la creatività, l’accoglienza e dalle mille idee sulle quali iniziamo a confrontarci.
A me piacciono le storie, e qui ce n’è una bella da raccontare. E’ la storia di un pezzo di terra senza nulla, un luogo nel quale i genitori di Federica si fermavano a guardare le Egadi e che sul quale oggi hanno realizzato una vera “Azienda di Famiglia”.
Arrivo nel momento sbagliato, però a mia disposizione c’è una splendida terrazza con panorama mozzafiato, un vassoio con uno strepitoso pane cunzato e un calice di El Aziz “il magnifico”, una vendemmia tardiva da Grillo 100%. Un calice del quale godere della sua dolcezza, mai stucchevole, fatta di miele, spezie e soprattutto di un finale diverso, che abbandona per un attimo la dolcezza per accompagnarti verso altri sentori e, soprattutto, un nuovo sorso. Bello aspettare in questo modo….
E poi tutti in terrazza, io, il mio pusher di fiducia (alias mio padre), papà Bruno, Federica, Marco e Sergio. Tutti a chiacchierare, rilassati come se ci conoscessimo da tempo. E poi ancora con Federica, Kiké, a parlare delle sue iniziative, dei concerti organizzati per il “Kebrillerà”, dei progetti di enoturismo e delle iniziative dedicate ai giovani.
Dovrei anche parlare di vino, dei vent’anni passati dal papà di Federica insieme a Giacomo Tachis, delle nuove produzioni….ma è ora di rientrare, e avremo modo di provare Fina anche nel calice.