Camporeale Days 2022

Vieni a Camporeale Days 2022?
Ma si, oddio, ma dov’è Camporeale? Sicilia occidentale, però verso il centro. Vicino a Palermo ma anche a Trapani.
Enologicamente parlando nel bel mezzo della DOC Alcamo e della DOC Monreale.
Si, vengo. La Sicilia è nel mio cuore e questa parte di Sicilia mi manca.

Un territorio strano, fatto di una vallata immensa, quella del Belìce che tutti però pronunciano Bélice. Fatto di una alternanza di territori affascinanti a mille difficoltà logistiche. Fatto di grandi feudi, di piccole realtà e di grandi sorprese, come il Museo Civico delle case D’Alia di San Cipirello /San Giuseppe Jato.

Si è vero, ci siamo persi più volte, ma l’equipaggio era di quelli seri, con Francesca Landolina capogruppo di un team capace di replicare con una risata alle mille peripezie stradali che hanno caratterizzato questo tour.

Dicevamo Camporeale, un piacevole tour de force attraverso tante masterclass, dai macerati al Grillo passando per il Syrah, due vitigni che oramai, insieme al Nero d’Avola e al Catarratto sono la costante di questo territorio. Ma il nostro tour è iniziato di sera, complice l’immancabile ritardo della nostra compagnia aerea, con la splendida accoglienza di Francesco Spadafora e della sua famiglia. Una cena fuori dai luoghi comuni, con soluzioni tanto semplici quanto gourmet, come ad esempio il pacchero alla crema di sedano abbinato ad un meraviglioso Grillo 2011. Di fatto un giovanotto.

La seconda giornata l’abbiamo passata nel Palazzo del Principe di Camporeale. Masterclass sul Grillo guidata da Aldo Fiordelli e quella sul Syrah guidata da Andrea Gori, per poi concluderla con una meravigliosa cena di pesce a “La Tonnara” di Castellammare Sul Golf. Una cena superlativa in preparazione di una terza giornata decisamente impegnativa, iniziata da una visita nella cantina dei Principi di Spadafora, proseguita poi con un assaggio di prelibatezze locali nella macelleria artigianale Bilello (mortadella con finocchietto selvatico da inserire nella categoria “doping”), quindi pranzo all’Enoteca del Baglio di Camporeale con presentazione di Benedetto Alessandro e pomeriggio in relax (si fa per dire) tra il Museo di San Cipirello, la Todaro Winery e la Pizzeria Apud Iatum a San Cipirello (PA).
Bello, faticoso, difficile da raccontare.

E poi il mercoledì, partiti dall’entusiasmo di Giuseppe Vaccaro di Case Alte per poi “convergere” verso la meravigliosa accoglienza di Costanza Chirivino di Sallier de La Tour per poi chiudere con una visita a Feudo Disisa.

Si, mi rendo conto di aver fatto un elenco rapido di tutte le tappe, ma per ognuna di queste tappe troverete nei prossimi giorni un video.
Quello che riporto a casa da questo tour è sicuramente il desiderio di questo territorio di farsi conoscere. Un territorio complesso, sicuramente difficile (soprattutto per la viabilità) ma capace di riservare sorprese sia per quanto riguarda il vino che per l’ospitalità.

E poi il Grillo, capace anch’esso di stupire. Vini con 11 anni sulle spalle ancora più che vivaci, perfetti per molti abbinamenti.
Ciao Sicilia. Ne ho conosciuto un altro pezzo. Una “porzione” di Sicilia non immediata, da centellinare un po’per volta.

Ma Sicilia, quella che porto comunque e sempre nel mio cuore.

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Maurizio Gabriele

Maurizio Gabriele

Fondamentalmente un curioso. Programmatore e sistemista pentito, decide di virare in modo netto verso il mondo della comunicazione, caratterizzato da progetti decisamente più stimolanti. Attratto dalla cucina sia come forma di espressione che di nutrimento e, inevitabilmente, dal vino. Sommelier dal 2018. In giurie internazionali dal 2020. Writer per passione. Entusiasta per scelta di vita.

Sallier de La Tour

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