Berlo o aspettare, questo è il dilemma!

La mia cantina comincia ad essere consistente e comincio a pormi il problema di cosa farmene di tutto questo vino.
Berlo tutto? Difficile. I trigliceridi prenderebbero il sopravvento.
Ma il problema è più complesso: cosa fare dei rossi? Lasciarli in cantina o stapparli?

Brunello, Barbaresco, Barolo…cosa devo farne? Li lascio tranquilli o li apro? Bel problema.
Queste le ipotesi che sto valutando

  • I rossi di pregio, quelli che possono reggere gli anni li lascio in cantina. Ogni tanto ne prelevo uno per piacere o per una bella occasione
  • Le bottiglie “recuperate”, quelle delle quali non saprei definire lo stato di conservazione (es. vini del ’64) li lascio li a mo di museo. Anche se prima o poi ne aprirò qualcuna per capire se hanno retto o meno…
  • I rossi “normali” li metto in fila, o meglio in lista di attesa, pronti per essere scelti alla prossima cena
  • I francesi… non lo so. Devo ancora decidere
  • I rosati, anche loro vanno in lista di attesa
  • I bianchi… pronti per l’uso
  • I passiti dipende. Ad esempio i Sauternes buoni proverei a lasciarli tranquilli ancora per un po. Gli altri me li godo strada facendo
  • Il Marsala (oh. mio amato Marsala), lo lascio a riposare, evitando le tentazioni (ci riuscirò?)
  • Le bollicine – ho solo metodo classico –  tendenzialmente sono portato ad “usarle”.
  • I vini naturali… bel problema. Ancora non riesco a gestirli bene. Quanto reggono? Considerando che la loro caratteristica è l’imprevedibilità, e che ancora non ho bottiglie particolarmente pregiate, tenderò a berli. Forse per primi.

Ora, definito una pseudo-strategia, si pone un problema.
Facendo un rapido calcolo delle bottiglie pronte per l’uso, a occhio mi servono alcune decine di cene, e quini ecco il dilemma vero: ma le devo organizzare tutte io?
🙂

 

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Maurizio Gabriele

Maurizio Gabriele

Fondamentalmente un curioso. Programmatore e sistemista pentito, decide di virare in modo netto verso il mondo della comunicazione, caratterizzato da progetti decisamente più stimolanti. Attratto dalla cucina sia come forma di espressione che di nutrimento e, inevitabilmente, dal vino. Sommelier dal 2018. In giurie internazionali dal 2020. Writer per passione. Entusiasta per scelta di vita.

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