Mi dispiace per voi, ma una colazione come questa non è da tutti.
Il perché del nome “Case Alte” ci è subito chiaro: siamo in cima a una collina e mai nome poteva essere più appropriato. Un’accoglienza familiare e un clima estremamente conviviale ci accolgono a metà mattinata.
Confesso che vedere formaggi e salumi sulla tavola un po’ ci spaventano, ma è stato sufficiente il primo calice per capire che una colazione come questa non potevamo perderla per nessun motivo.
Giovanni Vaccaro ha 24 anni, ma ha le idee chiare. Ci sorprende vedere il modo che ha di trattare l’uva. Per i rossi una diraspatura manuale, a dir poco maniacale. Un lavoro certosino che però si ritrova nel bicchiere.
Bel modo di iniziare la giornata. Le perplessità mattutine volano via in un batter d’occhio e gli assaggi dei vini di Giovanni sono veramente sorprendenti.
4 Filari, 6 Filari, 12 Filari sono i nomi dei vini che assaggiamo.
La nota degustativa più piacevole è, a mio avviso, quella dell’identità.
Ogni sorso porta con sé un proprio carattere, spiccato, scattante, equilibrato, sempre capace di catturare la tua attenzione.
Come al solito, la grande ospitalità siciliana caratterizza questa tappa.
La qualità degli assaggi e la giovane età di Giuseppe poi, l’hanno resa ancora più piacevole.