Anche se in ritardo, non poteva mancare l’appuntamento con “Radici del Sud“.
In un momento inevitabilmente condizionato dalla pandemia in corso, non sono tante le occasione per prendere “prendere contatto”, in una unica occasione con 300 vini in rappresentanza dei vitigni autoctoni del sud Italia. Sardegna, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Campania e Sicilia sui tavoli della manifestazione. 12 giornalisti divisi in 2 commissioni pronti a valutarli, con particolare attenzione per la loro tipicità.
Una “tre giorni” di degustazioni al Castello di Sannicandro di Bari e in un contesto di estrema sicurezza.
Personalmente ho avuto l’opportunità di scoprire alcuni vitigni che – confesso- non conoscevo, così come di avere alcune conferme.
Ho però il piacere di sottolineare il contesto piacevole nel quale questa manifestazione si sta svolgendo. Piacere di bere, di provare, di condividere e di cercare momenti di confronto. Così come piacevole l’accoglienza riservata da Nicola Campanile, organizzatore della manifestazione.
Non ci resta che aspettare la proclamazione dei vincitori è programmata per domenica 28 febbraio alle 17.00 sui canali social di Radici del Sud, ma soprattutto la prossima edizione, prevista dal 9 al 14 giugno, sperando questa volta in una manifestazione come quelle che siamo stati abituati a vedere negli anni scorsi 🙂