Pata Negra e Bellota

Il prosciutto in Spagna è una cosa seria.
Te ne accorgi quando prendi un piatto di “Iberico” e lo paghi 15-20 euro. Poi però ti rendi conto che ti è arrivato qualcosa di diverso, tagliato strano e servito a temperatura “diversa”…quasi “sudato” oserei dire.

Vi è mai capitato di andare in un alimentari in un supermercato spagnolo per comperare un etto di prosciutto?
Beh, in bocca al lupo. In più di una occasione mi sono trovato di fronte a non meno di venti tagli diversi.
Parole come Serrano, Ibérico, Paleta, Bellota… facili per loro, complicati per noi.

Però poi, sul piatto, la differenza si sente eccome. Non solo, la differenza di prezzo ci sta tutta…

Partiamo col dire che “bellota” vuol dire “ghianda” e che il “pata negra” è fatto da una razza di maiali certificata, la quale viene allevata in pascoli taturali e con una alimentazione che non prevede mangimi bensì ghiande e erba.  Inoltre, gli animali devono provenire da quattro zone specifiche della Spagna, le quali producono prosciutti con caratteristiche diverse.

Ma non finisce qui. si distinguono tre tipi diversi di Jamón Ibérico de Bellota, diversi a seconda della qualità della razza. Solo quelli puri al 100%, possono chiamarsi  Jamón de Pata Negra.

Concludo dicendo che senza assaggiarne un piatto è difficile capire il motivo per cui questo prosciutto costa così tanto.
Provatelo,però a condizione che sia quello giusto e servito nel modo appropriato, e non saprete farne più a meno.

 

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Maurizio Gabriele

Maurizio Gabriele

Fondamentalmente un curioso. Programmatore e sistemista pentito, decide di virare in modo netto verso il mondo della comunicazione, caratterizzato da progetti decisamente più stimolanti. Attratto dalla cucina sia come forma di espressione che di nutrimento e, inevitabilmente, dal vino. Sommelier dal 2018. In giurie internazionali dal 2020. Writer per passione. Entusiasta per scelta di vita.
Gourmet Lucano…

E’ possibile coniugare tradizione e innovazione? Esiste una cucina gourmet lucana?

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